Budapest

Negli ultimi venti anni la capitale ungherese, con la sua affascinante e romantica atmosfera di vecchia città imperiale, ha subìto un drastico cambiamento che l’ha portata a diventare una delle capitale europee più all’avanguardia. Il passaggio dal comunismo al libero mercato dell’Unione europea ha segnato un profondo cambiamento nel volto della città e nell’animo dei suoi abitanti. Le opere architettoniche contemporanee, tra cui il nuovo Teatro nazionale, mostrano la propensione del Paese alla cultura occidentale, con quel tocco di magiarità che la rende unica nel suo genere. Come è avvenuto per Londra e Parigi, anche a Budapest i palazzi moderni, appartenenti soprattutto a grandi aziende straniere, si contrappongono alle costruzioni in stile liberty affacciate lungo il fiume. Anche il Danubio sembra essere cambiato. Solcato da traghetti per turisti che oggi possono prendersi comodamente il sole sulle sue rive, attraverso delle spiagge appositamente create. I ritmi sono più intensi, la vita è sempre più frenetica poiché oltre ad essere il centro politico e culturale del Paese, Budapest è anche il suo motore finanziario. Sui lunghi boulevards del centro della città non è difficile imbattersi nelle nuove classi ricche, degli imprenditori, dei commercianti, dei liberi professionisti che abitano nei quartieri più in della città. Ogni quartiere ha la sua storia, ma forse questa è una delle poche cose che di Budapest è rimasta immutata. L’emblematico caso di Lipot Varos (città di Leopoldo), il quartiere delle lobby ebraiche di ieri ed oggi. Il reportage mette in luce i nuovi aspetti architettonici della città, i cambiamenti nei costumi e negli stili di vita dei suoi abitanti, soffermandomi anche sulla situazione economica e sociale del Paese.